ConvegnoSabato 3 giugno 2000, dalle ore 10.00 alle 12.50, Ore 10.00-12.30
1° Parte Convegno Sala delle Capriate della Cassa di Risparmio di Carpi P.zza Martiri 3
Conduce: ENZO BIAGI - giornalista e scrittore Prof.ssa LIA SANNICOLA - Docente di metodi e tecniche sociali - Università di Parma - Quale ruolo all'educazione nel lavoro socialeDr. ANGELO RIGHETTI - Psichiatra. Responsabile del Dipartimento di Salute Mentale di Parma - Come si colloca la Psichiatria nella riabilitazione del soggettoDr. MARCO BERTOLI - Psichiatra. Responsabile del Dipartimento di Salute Mentale di Palmanova (UD)
- Un nuovo affronto del soggetto con
malattia mentale - Testimonianza
Dr.ssa M.ANTONIETTA ALIVERTI - Neuropsichiatra. Fondatrice del Centro Socio-Educativo "L'Anaconda" - Varese e membro del direttivo dello Studium Cartello - Milano
- Il lavoro di riabilitazione nei confronti
dei soggetti con handicap grave.
E' stata invitata L'On.le LIVIA TURCO - Ministro per la Solidarietà Sociale - ad intervenire sul tema: "In che modo la politica sociale sostiene le persone svantaggiate ad essere protagoniste". Ore 13.00 Buffet presso Villa Chierici Carpi Ore 15.30 2° parte del Convegno GREGOIRE AHOUGBONON - Fondatore dell'Associazione "S. Camillo" di Bouaké (Costa d'Avorio), ente costituito per la liberazione ed il recupero dei malati di mente.
- Testimonianza.
Frase
guida: Se vuoi costruire una nave non
radunare gli uomini per far loro raccogliere il legno, per distribuire i compiti e
suddividere il lavoro, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio ed infinito.
(A. de Saint
Exupéry) Sono stati fatti molti tentativi per ridurre il lavoro sociale ad un semplice intervento tecnico credendo che tale tecnicità sia sinonimo di un lavoro scientifico e preciso. Loperatore
sociale, nellesperienza quotidiana che vive, si accorge di non poter sfuggire, nel
lavoro con le persone che segue, ad una dimensione educativa. Il nostro è un lavoro in
cui una relazione è tesa, ha come scopo ultimo, educare, cioè introdurre laltro
alla realtà in tutti i suoi fattori ed aiutarlo a sviluppare le sue capacità personali. E solo su un terreno educativo così concepito che può nascere un evento
come il nostro Festival: unesperienza di valorizzazione della libertà
delluomo che domanda e si esprime.
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